Agricoltura

Meccanica agraria e agricoltura

50 anni di prove dimostrative e lavorazione dei terreni

L’Antica Fiera di Portomaggiore organizza, nell’ambito delle sue iniziative, una giornata dimostrativa di macchine per la lavorazione del terreno che, nel corso di 50 anni consecutivi, ha registrato una grande partecipazione e grande interesse.

L’evento si svolge durante la fiera e si effettua, in genere, nella terza domenica di settembre. L’organizzazione dell’evento si avvale di apposito comitato costituito da autorità , responsabili locali, tecnici, agricoltori e rappresentanti dei mezzi meccanici.

La manifestazione che prevede la dimostrazione di mezzi in campo per la lavorazione del terreno, richiede una complessa organizzazione che tiene conto delle esigenze dei visitatori, costruttori e rivenditori che forniscono le macchine. Obiettivo della manifestazione   evidenziare gli aspetti tecnici e meccanici dei sistemi innovativi per la lavorazione del suolo.

Particolare attenzione rivolta alle tecniche per la tutela dell’ambiente, la conservazione del suolo, l’agricoltura di precisione e la sicurezza dell’operatore. Ogni anno la manifestazione ha un tema conduttore che orienta la commissione tecnica per la valutazione delle macchine. Al termine delle Prove la commissione assegna un riconoscimento e una menzione particolare alle macchine che hanno maggiormente colto la tematica.

Quando tutto ebbe inizio

Correva l’anno 1974: l’Antica Fiera di Portomaggiore si stava preparando alla 550ª edizione.
Tra gli organizzatori, allora, c’era anche Lindo Guernieri, che da diversi anni curava l’organizzazione della Fiera insieme ad altri espositori di trattori e macchine agricole. Fu lui a prendere l’iniziativa e a suggerire l’idea di ammirare quelle macchine “al lavoro”, direttamente sui campi. Il gruppo di lavoro prese subito contatti con l’Istituto di Meccanica Agraria dell’Università di Bologna, coinvolgendo anche la Provincia di Ferrara, la FIAT di Modena, Consorzio Agrario Provinciale di Ferrara, l’Ersa e altri operatori portuensi del settore.

I racconti migliori nascono così, con la tenacia, la voglia di fare e lo spirito di collaborazione: perché in fondo di un bel racconto si tratta se ancora oggi, a distanza di 50 anni, quella delle “Prove dimostrative di lavorazione dei terreni” è diventata la manifestazione più importante all’interno dell’Antica Fiera di Portomaggiore, capace di richiamare attorno a sé operatori, appassionati, intenditori di meccanica agricola.

Le prove dimostrative e la Medaglia d’oro

La manifestazione ha assunto negli anni un’importanza sempre maggiore, non solo in ambito locale: di anno in anno, le Prove dimostrative di lavorazione dei terreni hanno raccolto l’adesione di partecipanti, imprese e personalità del settore sia a livello nazionale, sia a livello internazionale. Negli anni, infatti, sono state proposte in campo soluzioni tecniche all’avanguardia, che hanno in molti casi anticipato le innovazioni meccaniche agricole dei decenni successivi.

A suggellare questo impegno e la grande partecipazione di ditte e professionisti, a partire dall’anno 1982 la macchina organizzativa della Fiera decise di istituire un premio, la MEDAGLIA D’ORO, da assegnare all’impresa in grado di distinguersi ed eccellere nei confronti di un tema specifico, istituito dalla commissione.

Così, da allora, ad ogni edizione la manifestazione propone un tema conduttore che orienta la commissione tecnica nella valutazione delle macchine. Al termine delle Prove, la commissione assegna il premio a chi, tra i partecipanti, ha maggiormente colto lo spirito della tematica. In tutto ciò ha un ruolo centrale, ieri come oggi, l’istituto di Meccanica Agraria, unitamente ai docenti e collaboratori del Dipartimento di Ingegneria Agraria dell’Università degli Studi di Bologna.

A suggellare questo impegno e la grande partecipazione di ditte e professionisti, a partire dall’anno 1982 la macchina organizzativa della Fiera decise di istituire un premio, la MEDAGLIA D’ORO, da assegnare all’impresa in grado di distinguersi ed eccellere nei confronti di un tema specifico, istituito dalla commissione.

Così, da allora, ad ogni edizione la manifestazione propone un tema conduttore che orienta la commissione tecnica nella valutazione delle macchine. Al termine delle Prove, la commissione assegna il premio a chi, tra i partecipanti, ha maggiormente colto lo spirito della tematica. In tutto ciò ha un ruolo centrale, ieri come oggi, l’istituto di Meccanica Agraria, unitamente ai docenti e collaboratori del Dipartimento di Ingegneria Agraria dell’Università degli Studi di Bologna.